Non so dirvi cosa fece la differenza,
in quel pomeriggio invernale. Fu diverso, semplicemente.
La luce era già andata giù, a metà
pomeriggio. Niente di speciale in pieno inverno. Il freddo era
palpabile, gelava le mani e il naso.
Poche persone sul marciapiede, tutte
ben vestite, poche auto pigre attendevano ai semafori. Sempre rossi.
Io guardavo dalla finestra questa
trista città e vedevo tutto medesimo all'immaginario che stampato
permaneva nella mia mente. Dieci anni prima ogni aspetto sarebbe
risultato identico. Lo ricordavo anche.
Un gatto saltò su di un muretto e se
ne andò per la sua strada, passò un Pullman mezzo vuoto e un
clacson sunò lontano.
Mi spostai dalla finestra e preparai un
tè. Lo facevo tutti i giorni. Poi lo bevvi, feci la doccia e mi
vestii con cura. Uscii in strada in mezzo alla gente che non c'era.
Dovevo recarmi al supermercato, non lo
feci, dovevo ritirare i panni in lavanderia ma non ci andai, dovevo
far visita a una vecchia amica malata, non andai neppure là.
Passeggia semplicemente, pensando a
quanto tempo era che non mi sentivo così viva. Così libera.
Da qual giorno sono davvero una donna
felice.
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