Carlo e Michele crebbero insieme, poi
l'uno partì e l'altro rimase.
Trascorsero venti anni, forse di più,
molte cose erano ormai mutate.
Carlo aveva una piccola casetta in un
quartiere di periferia, una moglie dal viso dolce e due bambini
biondi. Tornava dalla fabbrica tutte le sere e sapeva che una buona e
calda cena lo attendeva, nella sua piccola e accogliente casa con
la sua semplice e amata famiglia.
I giorni si assomigliavano tutti, ma a
lui così piaceva.
Michele tornò in città e andò a
cercare il suo vecchio amico. Indossava pantaloni firmati e una
giacca troppo seria, le scarpe erano lucide di cera. Parlava di trend
di brand e di altre parole che Carlo non capiva. Era diverso da come
lo conosceva.
Carlo lo accolse nella semplice
casetta, quei mobili rustici lo mettevano a disagio, quella donna
gentile lo metteva in soggezione e a quei bambini vivaci non sapeva
come parlare.
Un tempo il loro mondo era lo stesso,
fu Michele a invidiare l'amico.
Bel blog, ma cambierei lo sfondo o il colore della scrittuta, non si riesce a leggere bene
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