mercoledì 24 aprile 2013

Continuo accadere


L'uomo si alzò e tornò a versarsi un altro bicchiere di burbon. Sedette nuovamente sul dondolo della veranda, tramontava piano e quella luce rendeva quasi bello quel modesto giardino. La vita scorreva attutita lungo la strada di campagna, lieve, per non disturbare.
Lasciò il bicchiere ai suoi piedi e si accese una sigaretta.
Era pensieroso dal mattino Manuel, tale nome portava l'uomo, non era troppo intelligente ma se la cavava abbastanza bene tra le piccole difficoltà che la vita gli proponeva.
Talvolta però si arenava, come oggi.
Come è possibile vivere per anni, una vita quasi, accanto a persone che dovrebbero conoscerti ma che in realtà niente capiscono mai, di quello che tenti loro di dire, poi appariva uno sconosciuto qualsiasi, uno a caso, una mattina di una qualunque primavera e in un attimo comprendeva quello che nella mente hai più nascosto.
Ciò era accaduto e Manuel non se ne dava pace. Ignorava però, che ciò nel mondo è un continuo accadere.

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