Il tramonto, cos'è il tramonto?
Uomini che finiscono di lavorare e
finalmente possono tornare a casa, ragazzi che lasciano il campetto e
gli amici con le scarpe fangose, almeno fino all'indomani, pentole che sobbollono sui fornelli, in attesa della cena, negozi che chiudono
i battenti contando l'incasso giornaliero, cani che scodinzolano
all'ora della passeggiata tanto attesa, palestre che si riempiono,
dopo il vuoto del pomeriggio, traffico impetuoso che invade la città,
un paesaggio da ammirare stupiti, abbracciati a qualcuno, turisti
che fanno colazione, in procinto di cominciare la giornata, anziani
che vanno a dormire, dopo la loro parca cena, televisioni che si
accendono, togliendo spazio alle parole.
Per Maria il tramonto era questo, era
sempre stato questo, niente di più, niente di diverso, niente di
particolare.
Quella sera no, quella sera cambiò
tutto.
Una gialla luce invase la stanza, una
luce irreale di giorno che se ne va. Le prese un gran freddo, insieme
alla luce, e si costrinse ad alzarsi da lì.
Nel vecchio armadio delle coperte ne
prese una, cercando di non far cadere tutto. Era bassa Maria, non
arrivava in cima alla pila. Le rimase in mano un vecchio plaid blu,
le altre restarono per magia al loro posto.
Con il plaid volò via una fotografia,
era la foto del suo errore. La colpì violenta, come una lama.
Quello fu il tramonto in cui Maria
cambiò strada.
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