mercoledì 23 gennaio 2013

Il nuotatore

Nuota, e niente esiste oltre.
Lui, le leggere onde che lo cullano e il sapore salato sulle labbra.
Il sole non lo disturba, scalda lieve la sua schiena, rinfrescata dalle chiare acque. Qualche pesce sul fondale, placido, nuota.
I movimenti sono una lenta danza, una melodia che si ripete, eleganza del muscolo che da la spinta.
Non fa fatica, non sente nulla, l'uomo è beato. Nuota soltanto.
Pensieri lo accompagnano, ma sono lontani, immagini sbiadite, in fondo alla mente, una storia che narra fatti lontani.
È morbido il mare, quasi un abbraccio, un affetto impersonale che a nessuno si nega.
Attutito il mondo, più lontano di sempre, inerme verso l'uomo, che nuota beato. Come invincibile, prende il largo, ancora un po'.
Nuota, basta poco, e nuotando è felice. Bagnato si sdraierà poi sulla sabbia, cotta dal sole, sentirà la pelle tirare di quel sale che ora assorbe, ma a tornare, ancora non pensa.
Nuoterò ancora, nessuno ha il potere di fermarlo ora. È il padrone di tutti, è il padrone di sé.

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