domenica 20 gennaio 2013

I quadri


In salotto avevo due quadri, vicino stavano appesi.
In uno un lago, e mai ho capito se era alba o tramonto. L'ambiente era scuro e una luce illuminava le acque. Frastagliata la costa, sassosa la costa, brulla la costa intravedevi in primo piano.
In lontananza un bosco rifletteva le sue cime sulle calde acque; una barchetta di legno, incagliata tra gli scogli, un remo dimenticato, il silenzio dell'immoto.
Nell'altro un pianeta dai colori troppo accesi; luce satelliti e stelle a fargli compagnia, anche loro con i colori assai sgargianti.
Nessuno dei due mi piaceva. Una sera mio marito era tornato, e li aveva con sé. Li appese senza dire nulla, ancora non so come se li era procurati. Non l'ho mai chiesto.
Il terremoto di ieri, ero fuori, lungo la via. Sono tornata, ed era in ordine la casa, i vetri di quei quadri sparsi per terra.
In quel momento ho capito che mi sarebbero mancati.

Nessun commento:

Posta un commento