L'uomo parlava ma l'altro uomo non lo
ascoltava più, conosceva troppo bene quelle parole vane.
Appartamento luminoso, infissi nuovi, ben riscaldato, parquet.
Lasciamo che parli.
Marco aveva già deciso, Marco era un
nomade, aveva vissuto in decine di case diverse, sapeva come
sceglierne una.
Quest'appartamento di periferia lo
aveva chiamato e lui rispondeva, non poteva fare altro.
L'uomo attendeva una risposta, spiacente
ripassi più tardi, Marco non è più lì con lei.
Gli agenti immobiliari sono vestiti
tutti uguali, sembra che abbiano tutti la stessa vita. Che fandonia è
questa, di sicuro che no. Ne era sicuro, tuttavia mai ne aveva avuto
uno per amico.
Marco non aveva amici, o meglio, ne
aveva avuti tanti, amici che passavano come le città in cui aveva
vissuto.
Anche le case erano state molte, ma lì è diverso, le case
erano amanti, ognuna con la sua anima. Tutte lo avevano sedotto,
conquistato, amato e poi lasciato. Era successo sempre così.
Marco, con grandi passi nel silenzio,
percorre le stanze, solo la suola delle sue scarpe sembra avere
qualcosa da dire.
L'altro attende, ha detto quello che
poteva, adesso il suo stipendio è nelle mani di un uomo che non lo
ha ascoltato. Marco.
Marco passa la mano sopra il divano in
ecopelle, guarda le stampe alle pareti, il robusto mobile
all'ingresso, ma nulla lo interessa. È stato altro. Quell'odore di
umido, ma di buono insieme, questo è l'odore che vorrò sentire
scendendo in cantina.
È bastato questo, Marco si è
innamorato. E voi non lo capirete mai.
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