martedì 15 gennaio 2013

Era elegante


Successe così, più  meno.
Lui beveva il caffè, in piedi in cucina. Lei arrivò con molto entusiasmo e gli raccontò di cosa aveva letto.
Andiamo?
Certo, disse lui, che non le negava mai niente. Non è che mi interessa per quel che è, ci tenne lei a precisare, però approfitterei, per approfittare.
Che frase chiara aveva detto, ma lui la capì.
Quella sera arrivò e scesero in strada. Lei era elegante, più del dovuto, mi porterà fortuna, aveva pensato. Non c'era nessun motivo per essere eleganti, quella sera. Ma non importava.
Erano in anticipo. Lei ci teneva ad arrivare puntuale. Presero l'auto, ferma da giorni, in mezzo al traffico scivolarono silenziosi.
Rimasero bloccati, e vi rimasero a lungo.
Quando arrivarono era molto tardi e non c'era più niente.
Non potevano tornare a casa così, lei era elegante e non lo era per niente. Si fermarono in un locale, lungo la via. Scelto a caso, tra i tanti vicini. E fu per caso che fecero quell'incontro. Quello che gli avrebbe cambiato la vita. Ad entrambi. Per sempre.

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