Attendere è una parola sempre uguale a
sé stessa. Aspettare, rimanere in attesa.
Come quando chiami un numero verde e
attendi per ore di parlare con l'operatore. Oppure dal dentista,
attendi per ore, ma volano veloci e la tortura è già lì.
Un bambino che attende il Natale, uno
studente che attende le vacanze, un operaio che attende le ferie.
Attende la moglie, nella casa muta, il
ritorno del marito, a sera.
Attende l'uomo, infreddolito alla
fermata, che l'autobus psasi e lo porti via da lì.
Attende anche il cane, che qualcuno lo
porti a passeggio.
Tutti attendono una qualche cosa, in
modi diversi, ma è sempre uno aspettare. Ogni attesa è viva nel suo
mondo, indipendente dal mondo.
C'è l'attesa delle unghie rosicchiate,
l'attesa delle lancette che non si muovono, l'attesa che con il
calendario sfoglia i giorni, e quella fumata su un balcone di
periferia.
Attese cariche di gioia o già dense di
delusione, per ogni attesa che finisce ne inizia un'altra, come se
non fosse ancora giunto il momento di vivere davvero.
Il momento di vivere davvero è proprio quello che stai vivendo...
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