giovedì 15 novembre 2012

La folla


In mezzo a tutti loro, una donna. In un angolo. Seduta. Raccolta. Appena respirava. Eppure vedevi subito che era là. La folla era disordinata, vociante, volgare, oltremodo rumorosa. La folla era sporca, puzzava. La folla si accalcava, e più si avvicinavano gli uni agli altri, più la loro disperazione sembrava meno.
La donna no, non so perchè fosse stata là; la donna era elegante.
Tacchi alti, neri stivali molto classici e un pantalone severo, la giacca di buon taglio, senza una piega. La piega ai capelli, impeccabile, il trucco da bambola di cera. Gli occhi immaginateveli, grandi occhiali li coprivano, una lieve fragranza avvolgeva quel corpo. Il corpo non sembrava tale, stava, come disegnato; non un'espressione, non un gesto, niente rivelava la vita in lei. Niente.
Intorno un circo di colori. Ma lei no, era lontana, lontana da lì, chissà dove. Due uomini parlavano, e per parlare dovevano urlare, una madre riparava con il suo corpo un passeggino, una ragazzina volgarmente truccata, un vecchio sonnecchiava, un ragazzo con un cellulare.
Lei continuava a non esserci e la vita intorno non la toccava.

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